Il Pediatra
Il medico pediatra visita i bambini all’interno del Nido in giorni stabiliti.
In caso di eventuali allergie e intolleranze alimentari è richiesta: relazione del medico specialista allergologo o gastroenterologo o pediatra di base attestante la diagnosi allergologica, i sintomi provocati dalla condizione allergica, gli alimenti permessi e da evitare, la durata del trattamento, eventuali diversi tipi di latte o alimenti speciali da ottemperare.
Si ricorda inoltre che, per motivi igienico-sanitari, non possono essere introdotti nell’asilo nido alimenti estranei alla fornitura ufficiale. Eccezionalmente, in caso di alimenti per diete particolari o per festeggiamenti, è possibile introdurre nella struttura alimenti di produzione industriale con confezioni integre, con gli ingredienti e le date di scadenza leggibili.
La Direzione e/o le educatrici richiederanno l’allontanamento temporaneo del bambino nei seguenti casi:

Esantema e/o eruzioni cutanee ad esordio improvviso
Stomatite aftosa
Otite acuta
Temperatura dai 37,5° in su
Pediculosi
Turbe gastrointestinali consistenti in vomito ripetuto e/o diarrea (più di tre scariche liquide)
Congiuntivite secretiva
Ossiuriasi o altre parassitosi intestinali

Sarà possibile per il bambino, riprendere la frequenza, solo presentando il certificato medico attestante la completa guarigione.
In caso invece di pediculosi è comunque previsto l’allontanamento, e sarà sufficiente presentare il certificato attestante l’inizio del trattamento antiparassitario.
I bambini assenti per un periodo superiore ai 6 giorni (compresi i giorni di chiusura) per riprendere la frequenza devono presentare un certificato medico. (Regolamento ASL Roma B).
Il personale educativo può acconsentire solo alla somministrazione di farmaci salvavita sotto precisa e puntuale prescrizione medica; richiesta scritta dei genitori e dichiarazione liberatoria con scarico di responsabilità; dichiarazione da parte del medico dell’impossibilità di rinviare la somministrazione in orario diverso da quello di permanenza al nido. In tutti gli altri casi verrà prontamente avvisata la famiglia e se si ravvisi la sussistenza di una situazione di emergenza si farà ricorso al Sistema Sanitario Nazionale di Pronto Soccorso.
Se l’assenza è dovuta a ragioni di ordine familiare sarà sufficiente una dichiarazione scritta da consegnare in segreteria l’ultimo giorno di frequenza, basta che l'assenza non superi i 10 giorni altrimenti sarà sempre necessario presentare il certificato medico.
L’assenza ingiustificata del bambino per 10 giorni consecutivi comporta la decadenza del posto nelle strutture in convenzione con il Comune di Roma; la quota contributiva è sempre dovuta, anche in caso di mancata frequenza o nel periodo di inserimento, per undici mesi, escluso agosto.
La C.E.F.A. garantisce che si è attenuta alle norme vigenti in materia per quanto riguarda lo standard del personale e la gestione del nido e che ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie ed obbligatorie per il funzionamento delle attività.